L’era che stiamo vivendo, le modifiche al clima, l’importanza di un approccio sostenibile e di rispetto per la materia viva, sono elementi nel confronto dei quali ognuno di noi deve costruire una propria risposta.
La Tenuta Del Paguro da sempre segue un approccio a basso impatto e di integrazione con l’ambiente naturale ed umano.
Dopo la fermentazione in acciaio e l’imbottigliamento con sughero protetto dal sigillo di ceralacca e gommalacca, Albana, Sangiovese, Merlot e Cabernet trovano una culla nel reef artificiale. E nei cesti di maglia metallica zincata, ancorate sui fondali, rimangono sommersi tra i 12 e i 18 mesi ad una profondità di circa 30 metri, maturando senza alterazioni il loro gusto armonico e rotondo, unico nel suo genere.
Questo particolare processo di maturazione richiama il passato dei baccanali, nei quali il magister bibendi, sorteggiato ai dadi, mesceva con perizia una varietà di vini, fra cui i vini “salsi”, o salati, che erano prodotti con uve seccate al sole e quindi miscelati, prima della fase di affinamento, con acqua marina, in modo da accelerare la maturazione e prevenire l’acetificazione.
Il tappo in sughero di ogni bottiglia viene ricoperto da una miscela il cui impasto è una ricetta in continua evoluzione, composta da ceralacca e gommalacca. Questa permette il microscambio di gas, senza che vi sia contaminazione salmastra.